Salve,
grazie per la cortese risposta.
Avevo pensato ad una soluzione analoga, ma - a seguito degli sbarchi clandestini nell'area del mediterraneo - la questione "bandiera belga" ha preso connotati quantomeno dubbi, per i quali rinvio ad un articolo preso a caso sul web (ce ne sono molti altri).
Da parte mia continuer貌 ad approfondire....ci terremo in contatto su questo canale.
Un cordiale saluto
Amadoris
giornaledellavela.com/2018/10/10/bandiera-belga-addio/
[b]Bandiera belga addio dall’1 gennaio 2019. Ecco cosa 猫 successo
A[/b] partire dall’1 gennaio del 2019, per poter registrare una barca in Belgio, e battere bandiera belga, occorrer脿 che la propriet脿 sia almeno al 50% di un cittadino Belga o di un residente sul territorio. Abbiamo cercato di saperne di pi霉 su quella che potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione tra tutti i diportisti, contattando Mauro Righetti dell’Agenzia Nautica Sea Way, che ha fatto le pulci alla “Gazzetta Ufficiale” belga (Moniteur), dove all’articolo 5 della legge del 17 luglio sta scritto quanto sopra.
O SEI BELGA, O ABITI IN BELGIO, O ADDIO
“Dall’1 gennaio del 2019”, esordisce Righetti, “gli italiani che vorrebbero la tanto ambita Lettre de Pavillon, ovvero il permesso belga di navigare con la propria barca in mare, non potranno pi霉 farlo. Cosa 猫 successo? In Belgio avevi due opzioni: la prima era ottenere questo permesso con cui battere bandiera belga (si rinnovava ogni cinque anni, con bonifico via telematica: restituivi la vecchia bandiera e te ne davano una nuova), la seconda era l’immatricolazione della barca, con cui potevi navigare anche nelle acque interne belghe.
Per questa seconda ipotesi, serviva essere residenti in Belgio. Ora con la nuova legge, per iscrivere la barca al registro belga (quindi, sia con immatricolazione che con Lettre de Pavillon), occorrer脿 che la propriet脿 sia almeno al 50% di un cittadino Belga o di un residente sul territorio”.
I VANTAGGI DELLA BANDIERA BELGA
Una bel problema perch茅 sono tantissimi i diportisti italiani che hanno scelto la bandiera belga perch茅, rispetto a quella italiana, non si viene soffocati da burocrazia e controlli. Racconta Righetti: “non c’猫 bisogno di un certificato di sicurezza, non si 猫 passibili di ispezioni dagli enti certificatori, le dotazioni di bordo sono stabilite sulla base del buon senso di chi va per mare e ci sono vantaggi anche sulla compravendita di un’imbarcazione con bandiera belga, perch茅 non viene richiesta la registrazione dell’atto presso l’Agenzia dell’Entrate, con un bel risparmio di soldi”.
SOLUZIONI ALTERNATIVE?
Una soluzione – temporanea – potrebbe essere rappresentata da un rinnovo anticipato della Lettre de Pavillon entro l’1 gennaio: la nuova legge belga, che avr脿 comunque bisogno di un decreto attuativo per entrare in vigore, non avr脿 efficacia retroattiva. Quindi se un diportista batte bandiera belga da tre anni, pu貌 mandare la richiesta di rinnovo e se tutto va bene potr脿 andare avanti ancora cinque anni prima che sia costretto a cambiare paese di bandiera.
“Non mi sento di consigliare questa soluzione”, dice Righetti, “perch茅 i tempi della burocrazia belga, pur veloci, prevedono alcune settimane di attesa, e visto che siamo in ottobre, non vorrei mai che chi avesse inviato la richiesta di rinnovo anticipato se la veda rifiutare per decorrenza dei termini, vedendosi di fatto ‘annullare’ gli anni che ancora lo separavano dalla scadenza dei canonici cinque anni”.
C’猫 qualche soluzione oltre al ritorno alla bandiera italiana (magari sperando che la burocrazia venga snellita?), magari con bandiere che non prevedano l’obbligo del certificato di sicurezza? “Stiamo cercando di capirlo anche noi”, conclude Righetti: “paesi extraeuropei a parte (che presentano comunque maggiori costi di gestione della pratica), la scelta migliore per chi decider脿 di rimanere con bandiera comunitaria, al momento, sembra essere Malta”.
BANDIERA OLANDESE? NO!
E la bandiera olandese? “Niente, anche quella non 猫 una soluzione percorribile, non viene pi霉 emessa per i cittadini italiani, a seguito della querelle politica che si era innescata quando lo scorso giugno a nave tedesca Lifeline ha preso a bordo 226 immigrati che avevano tentato di attraversare il Mediterraneo. Posseduta e gestita dall’organizzazione tedesca Mission Lifeline, navigava sotto la bandiera dei Paesi Bassi ma 猫 stata respinta dalle autorit脿 italiane”. Mauro Righetti ne parla approfonditamente qui: chi ha ancora bandiera olandese pu貌 batterla fino alla scadenza del periodo che intercorre tra un rinnovo e l’altro (due anni). Probabilmente il governo belga, intimorito dal caso olandese e dalla possibilit脿 di registrazione delle navi da parte delle ONG (se una barca batte la bandiera di un paese, a bordo si 猫 soggetti alle leggi di quel paese), ha optato per la pi霉 prudente delle ipotesi: “chiudere i rubinetti”.