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Vivere all'estero con i figli rafforza i legami familiari

famille au parc
zamrznutitonovi / Envato Elements
Scritto daAsaël Häzaqil 04 Novembre 2025

Il ricordo dell'ultima vacanza all'estero in famiglia potrebbe ancora farti sudare al solo pensiero. Come fare, quindi, ad affrontare un trasferimento oltreoceano, per mesi o addirittura anni, insieme ai tuoi figli? L'idea stessa evoca immagini di stress e confusione. E sì, le difficoltà esistono, ma possono trasformarsi in una parte significativa del vostro percorso familiare all'estero. Vivere fuori dal proprio Paese con i figli può rivelarsi un'esperienza profonda e appagante, a tratti persino gioiosa. Quali sono i veri vantaggi di un trasferimento in famiglia? Ecco cosa hanno imparato, sulla loro pelle, molti genitori espatriati.

Impari a conoscere davvero tuo figlio

Trasferirsi all'estero con la famiglia non significa solo scoprire un nuovo Paese, ma anche riscoprire sé stessi e gli altri. I preparativi per un trasferimento internazionale trasformano i genitori tanto quanto i figli.

Un padre racconta il momento in cui annunciò la partenza per la Spagna: "Mi sentivo terribilmente in colpa per aver tolto mia figlia da scuola a metà anno. Volevo aspettare la fine, ma non era possibile. Ero convinto che sarebbe stato un disastro. A dire il vero, non lo gestii nel modo migliore. Una sera le dissi: ‘Indovina dove ci trasferiamo!' cercando di rendere la cosa divertente. Lei mi rispose: ‘Papà, per favore, partiamo dall'inizio.'" Lui le spiegò tutto. Con sua grande sorpresa, lei si congratulò con lui. Qualche giorno dopo aggiunse: "Papà, ho preso 8 in spagnolo! Spero che anche tu abbia iniziato a studiare".

La sua maturità lo colpì profondamente. "Pensavo di conoscerla, ma in quel momento ho capito davvero chi era. Abbiamo organizzato tutto insieme. Si è adattata alla nuova vita in un attimo".

Molti genitori espatriati raccontano di aver scoperto nei propri figli lati inattesi: capacità di adattarsi, curiosità, senso pratico o nuove passioni per le lingue, la cucina o lo sport. Un manager a Singapore racconta ancora stupito: “I miei figli hanno imparato il mandarino in sei mesi. Non avrei mai pensato che si adattassero così in fretta. All'improvviso erano curiosi di tutto, mentre prima non mostravano interesse per nulla".

La famiglia diventa più unita che mai

Si dice spesso che trasferirsi all'estero rafforzi i legami familiari, e in molti casi è vero. Certo, non succede automaticamente. A volte può accadere l'opposto, e le relazioni rischiano di incrinarsi. Il segreto per evitarlo? Una comunicazione aperta. Parlare in modo onesto e dovrebbe far parte del DNA di ogni famiglia, a prescindere dal trasferimento. Quando il progetto inizia a prendere forma, le conversazioni regolari aiutano tutti a muoversi nella stessa direzione. Questo senso di unità si manifesta prima, durante e persino dopo il trasloco.

Prepararsi a partire crea naturalmente una sorta di "cocoon": ci si unisce come squadra per far funzionare tutto al meglio. Nei primi mesi all'estero, quella vicinanza è fondamentale - serve il conforto dei volti familiari mentre si cerca di trovare il proprio equilibrio in un nuovo Paese. Con il tempo, ciascuno trova il proprio spazio, mantenendo però i benefici di quella complicità familiare.

Un giovane padre trasferitosi a Hong Kong racconta: "Forse non sono l'esempio migliore, i miei figli sono ancora piccoli. Mia figlia ha cinque anni e il fratellino ne ha appena compiuti tre. Erano dei bebè quando siamo arrivati, due anni fa. Ma anche allora, mia figlia aveva capito che stava succedendo qualcosa. Dopo il trasferimento ho smesso di lavorare - è il lavoro di mia moglie che ci ha portati qui. Credo che la nostra famiglia non sia mai stata così unita. Facciamo tutto insieme. Io passo molto tempo con i bambini: mi insegnano tantissimo! Sono diventati dei piccoli esploratori. Ne sono orgoglioso".

Un altro padre, che vive nel Regno Unito da oltre dieci anni, conferma: "Il vantaggio più grande di trasferirsi all'estero in famiglia è che si diventa più forti, insieme e come individui. I miei tre figli ormai sono adolescenti, indipendenti e ci danno una mano in tutto. In Belgio non avevo mai notato questa loro attitudine. Credo che semplicemente non ci facessi caso. Vivevamo la routine, e basta. Certo, non è sempre stato facile all'estero. Ci sono stati momenti difficili, come in ogni famiglia. Ma oggi siamo solidi, uniti. A volte scherziamo dicendo che siamo "un'isola" su quest'isola britannica".

Aggiunge che hanno anche creato dei piccoli rituali settimanali: "Niente di speciale - a volte solo una passeggiata o un gioco da tavolo. Pensavo che ai ragazzi sarebbe sembrato noioso, invece lo adorano e continuano a chiedere di rifarlo".

I tuoi figli acquistano fiducia in loro stessi

Dopo aver letto tutte queste esperienze positive, potresti pensare che l'espatrio sia una formula magica: ci si trasferisce all'estero e, come per incanto, la famiglia diventa solida e serena. Ovviamente non è così. I genitori espatriati sono i primi ad ammettere che la realtà è più complessa. Ma col tempo imparano ad apprezzare i benefici unici della vita familiare all'estero, che emergono solo con il passare dei mesi. 

Un padre espatriato in Canada racconta: "Sono una persona piuttosto ansiosa", confessa. Si è trasferito con la moglie, medico, e le loro due figlie, oggi quattordicenni. "Mia moglie invece è l'opposto. A dire la verità, non volevo nemmeno venire in Canada. Le startup sono rischiose, qualcosa può sempre andare storto. È stata lei a convincermi: il suo lavoro è stabile, il mio no.” Dopo tre anni nel Manitoba, dice: "Non solo la mia startup è sopravvissuta, ma io stesso mi sento più tranquillo. Sono orgoglioso di me. Anche le mie figlie - già serene di natura (per fortuna assomigliano alla madre) - oggi hanno ancora più fiducia in loro stesse. E questo mi rassicura.”

Per altri, il trasferimento ha aiutato a superare la timidezza. "Mio figlio è sempre stato molto riservato", racconta una madre che si è trasferita in Spagna. I primi mesi sono stati così difficili che ha quasi pensato di tornare indietro. "Faticava ad ambientarsi a scuola, anche se avevo scelto un istituto internazionale per facilitare la transizione. Non funzionava". Quattro mesi dopo, qualcosa è cambiato. "Ha conosciuto un bambino appena arrivato nel quartiere. Mio figlio si è avvicinato e gli ha chiesto se voleva giocare. L'altro era solo. Da allora sono inseparabili. Mi ha persino chiesto di iscriverlo alla scuola locale per restare con lui".

Crescere insieme ai propri figli all'estero

Come si dice spesso, trasferirsi all'estero con i figli è un progetto che coinvolge tutta la famiglia. È importante parlarne apertamente, anche se il trasferimento non è imminente. Abituarsi a prendere le decisioni insieme rafforza la fiducia reciproca.

Vivere all'estero in famiglia porta con sé vari benefici. Si impara a conoscersi meglio, si sviluppano nuove competenze e i figli scoprono lingue, culture e stili di vita diversi. Ogni esperienza contribuisce a formare il loro carattere e a farli crescere. Ed è proprio questo uno dei motivi più validi per andare a vivere all'estero in famiglia.

Vita quotidiana
A proposito di

Asaël Häzaq, web editor specializzato in notizie politiche e socioeconomiche, osserva e decifra le tendenze dell'economia internazionale. Grazie alla sua esperienza come espatriata in Giappone, offre consigli e analisi sulla vita da espatriato: scelta del visto, studi, ricerca di lavoro, vita lavorativa, apprendimento della lingua, scoperta del Paese. Titolare di un Master II in Giurisprudenza - Scienze Politiche, ha sperimentato anche la vita da nomade digitale.

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